Digital Advertising decolla dopo la pandemia
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I lunghi mesi costellati da restrizioni dovute alla pandemia, hanno avuto ripercussioni su ogni ambito del business, su tutte la pubblicità. La pandemia ha favorito pubblicità e news nel viaggiare su un binario unico, non solo per far aumentare, lato brand, la consapevolezza dei clienti e condizionare così le intenzioni di acquisto, ma anche per stazionare dentro il flusso degli eventi attuali, generando engagement nel pubblico e rafforzando il senso d’appartenenza alla propria community di riferimento. 

Secondo il report dell'Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, il mercato della pubblicità online a fine 2021 ha raggiunto un valore di 4,3 miliardi di euro, segnando una crescita del 24% rispetto all'anno precedente. Google ha registrato una crescita storica delle vendite e quasi raddoppiato il suo profitto nel terzo trimestre, in quanto le piccole imprese hanno versato denaro negli annunci digitali rivolti ai clienti i cui acquisti si sono spostati online. Con il traffico al dettaglio in calo, i commercianti si sono rivolti a Google per promuovere i loro prodotti, investendo in campagne advertising.
 
social media e i video sono i formati che hanno ottenuto le migliori performance, con crescite rispettivamente del 15,9% e del 16,3%. Nonostante la pandemia di Covid, si è registrato un fatturato di 69 miliardi di euro, con una crescita del 6,3% rispetto al risultato pre-pandemico del 2019. Un risultato impensabile all’inizio della crisi sanitaria, quando la previsione era di chiudere l’anno con una diminuzione della spesa pubblicitaria del 12,1%.

Pubblicità online: i trend del 2022
La vera sfida per il 2022 che i brand si troveranno ad affrontare è cogliere il giusto mix di pubblicità, per intercettare le preferenze dei propri clienti. La scelta dovrà essere quindi ponderata su canali e piattaforme innovativi dove poter ottenere il massimo ritorno a parità di investimento di spesa pubblicitaria. Tra i brand globali, Instagram è la piattaforma che meglio gestisce il bilanciamento, mentre YouTube, Google e Facebook sono considerate come piattaforme affidabili, ma meno innovative rispetto al social. TikTok invece offre ancora un grande margine di crescita. Nel 2022 sono attesi maggiori investimenti su video online, influencer content e annunci sui social media , che consolideranno la spesa pubblicitaria sulle piattaforme di TikTok, Instagram e YouTube.